Origini e Storia
Borghi è un paese di struttura medioevale, chiuso nella cerchia di mura maestose, che sorge lungo una strada di crinale delimitata da vigneti e da panorami di larghissimo respiro, tra i fiumi Rubicone ed Uso.
Ubicato in posizione strategica fra Montefeltro e Romagna, ricco di castelli e di postazioni dominanti, è stato teatro di aspre conflittualità belliche.
Il territorio comunale, a forma di pentagono, misura 3.010 ha ed è ricco di storia, bellezze naturali e testimonianze del passato.
Dopo lo spopolamento subito nei decenni passati è oggi in piena espansione demografica. Infatti si è passati dai 3.494 abitanti nell'anno 1936 ai 1.750 dell'anno 1985, per risalire ai 2.100 del 2002.
La relativa vicinanza ai grandi centri della pianura che, dopo anni difficili, favorisce il ritorno della gente alla collina, spinge Borghi a puntare sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale per rendere il territorio sempre più appetibile sia per il turismo sia per chi vuole risiedervi.
Cenni Storici
I reperti archeologici conservati presso il Museo Renzi di San Giovanni in Galilea testimoniano come già in Età Neolitica (III-II millenio a.C.) esistessero in zona piccoli nuclei abitativi.
Numerosi rinvenimenti accertano la presenza di insediamenti anche durante l'Età del Ferro, quando , tra il IX ed il VI Secolo a.C. si stanziarono in zona popolazioni villanoviane provenienti dall'area tosco-laziale, che colonizzarono tutta la Romagna Sud Orientale.
Le invasioni Barbariche e la caduta dell'Impero Romano d'Occidente provocarono , come altrove, un forte calo della popolazione e l'abbandono della zona.
A partire dal VI Secolo, l'opera della Chiesa Ravennate favorì la nascita di numerose pievi, che sorsero nei punti più strategici lungo le principali vie di comunicazione.
In questo quadro sorsero nel territorio di Borghi la Pieve di San Giovanni in Galilea (documentata a partire dal 790) e le varie Chiese da essa dipendenti.
Nella foto le fondamenta dell'Abside della Pieve di S.Giovanni in Galilea, riportate alla luce nel 1970.
Così nacquero in epoche diverse i Castelli di San Giovanni in Galilea, Calbana, Calbanella, Converseto, Borghi e Raggiano che videro varie note famiglie dell'epoca, dai Malatesta, ai Sassatelli, ai Sacrati.
Il "Castrum Podii Borgorum" nacque e si sviluppò quando castelli vicini ben più antichi (Converseto, Raggiano, Castellaro) persero progressivamente di importanza e la popolazione si spostò a Borghi.
La sua presenza viene documentata per la prima volta nel 1350, quando venne menzionato nell'atto di costituzione del vicariato di Santarcangelo. Nel 1358 venne completamente distrutto e saccheggiato dalle milizie del conte Lando.
Successivamente ricostruito, passò ai Malatesta che ne rimasero proprietari fino al 1463, quando Borghi entrò a far parte dei territori della Santa Sede. Passò poi ai Montefeltro, ai Della Rovere ed infine ai Sassatelli di Imola.
Dal 1579 si succedettero al governo di Borghi diversi podestà eletti dal papa fino al 1797, quando il paese entrò a far parte della Repubblica Cisalpina.
Con la restaurazione del potere Pontificio, nel 1816, come attestato dal Motu Proprio del Pontefice Pio VII, fu ricostituito il Comune di Borghi - al quale fu annesso San Giovanni in Galilea e San Martino in Converseto - e rimase alla Santa Sede fino all'unità d'Italia.
Nel periodo Risorgimentale l'evento di rilievo fu il passaggio di Garibaldi da Masrola e San Giovanni in Galilea , mentre Ugo Bassi alla testa di altri volontari attraversa Borghi e Gorolo per congiungersi con il resto della compagnia e dirigersi alla volta di Venezia assediata dagli Austriaci.
Nel 1860 il Comune di Borghi fu annesso al Regno d'Italia.
Tra il Settembre e l'Ottobre del 1944, caposaldo collinare adriatico della "linea gotica", ha subito un feroce bombardamento.
In particolare San Giovanni in Galilea, dove si attestarono le difese tedesche, tra il 24 e il 30 settembre, ha vissuto un sanguinoso susseguirsi di duelli di artiglieria che hanno profondamente segnato il territorio.